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E' fuori discussione che le nostre ricerche ed i nostri interessi hanno un reale valore solo se qualcuno li compra, cioè se Blurum li 'vende' alle aziende interessate. Ciò significa che i loro clienti (aziende che vogliono i nostri dati e/o che vogliono veicolare la loro pubblicità con Blurum) vogliono dei riscontri 'tangibili' sui soldi che spendono. Quindi: Blurum raccogli i dati, li vende alle aziende interessate, se quante hanno un riscontro positivo in termini di ordini bene, altrimenti ciao. Il sistema è nuovo, innovativo, mirato quindi non paragonabile con nessun altro sistema pubblicitario presente online. Tuttavia pare di capire che la strategia è 'attirare 100 utenti e premiarne uno'; divenendo (nei fatti delle cose) un pò come una "lotteria" (se sei presente davanti al pc in quel preciso istante [pochi secondi al mese, non dimentichiamolo] ok [e devi anche essere fortunato perchè rischi che nel giro di mezzo minuto il premio svanisce, come qualcuno ha testimoniato], altrimenti ti rimetti in fila ed aspetti il prossimo riassortimento [se sei fortunato ci sarà dopo una settimana, altrimenti dopo 2]). Sono dati di fatto, mi pare evidente. La morale della favola è che puntano ad avere una vasta platea di utenti e, quindi, un ampissimo database con i nostri interessi e, grazie a questo, poter contrattare il loro 'metodo pubblicitario' con possibili aziende interessate. Il tutto spendendo mediamente (per utente) davvero pochi spiccioli: se siamo in 23mila ad usare Blurum ogni mese (ma loro sostengono che siamo molti di più) significa che ogni utente ha 'mediamente' la possibilità di "portarsi a casa" meno di 1€ al mese (1.500.000 punti x 0,01529789 [valore approssimativo di ogni punto] = 22.946,70€ / 23.000 utenti = 0,9977 € ad utente). E' evidente però che uno solo si porta a casa il premio da 100€, mentre gli altri 99 restano a bocca asciutta perchè il riassortimento è limitatissimo. Si chiama matematica, e l'abbiamo detto anche nei mesi scorsi. Evidentemente pensavano di ottenere un ritorno economico decisamente più consistente ed immediato, ma non sembra essere così. Hanno offerto premi 'abbordabili ed a buon prezzo' cercando di attirare più utenti possibili, così da creare un circuito 'vizioso' del tipo 'erogazione premi -> passaparola -> maggiori iscritti -> maggiori dati acquisiti -> maggior possibilità di rivendere i nostri interessi -> maggiori guadagni -> maggior montepremi da dividere cnm gli utenti di Blurum -> e via da capo'. Ma pare evidente che le cose non stiano andando così e che non possono inviare premi se non hanno un ritorno economico che permetta di coprire le spese. La situazione credo sia alquanto delicata: secondo me si trovano in una situazione di stallo in cui non conviene nè mandare tutto all'aria nè sono capaci di mantenere gli impegni presi con noi (richieste ferme a Marzo). L'unica cosa da fare è quella che stanno facendo, cioè prendere tempo e calmare gli animi, anche in considerazione del fatto che la stragrande maggioranza degli utenti non ha ancora capito bene come funziona il tutto e si pone poche domande. Non credo di aver detto fesserie: è la logica delle cose che porta a certi ragionamenti (di cui ovviamente, voglio ribadirlo, non ho alcun riscontro oggettivo: si tratta solo di supposizioni basate sul ragionamento di cui sopra)...
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